ten, oder die Macht der Hochmütigen, sondern durch Thorheit der Predigt und des Kreuzes, durch Fischer nicht durch Philosophen, durch Männer aus niedriegem Stande nicht durch weltliche Machthaber“.
Cytata według Röslera. Sprawdzenie dokumentu jest niezmiernie utrudnione.
11 — Torre Armando della. W dziele cytowanem wyżej podaje te fakty na str. 201—2—13—14.
11 — Bissticci w dziele wyżej cytowanem „Era molto affezionato agli uomini dotti e conversava volentieri con tutti, e massimo con frate Ambrogio degli Angioli, e con messer Leonardo d’Arezzo, con Nicolao Nicolai, con Poggio. Ebbe della sua natura, che sempre era volto a ragionare di cose grandi.
Str. 257. „Non fu anno, che non spendesse in muragli quindici overo diciotto migliaia di fiorini“.
Str. 258: „Era tanto universale in ogni cosa, che non tutti quelli a che parlava avevan materia. Segli era eon uno litterato, ragionava della sua facultà, se di teologia eon teologi parlava: egli n’aveva grandissima perizia, per essersene sempre dillettato e il simile praticato con chi. Se ne dilettava, e letto assai libri della scrittura santa: S’era della filosofia quello medesimo. Se praticava con pittori e scultori, egli se ne dilettava assai, e evava alcuna cosa in casa di signulari maestri. Di scultura egli n’era intendissimo.... Fu molto amico di Donatello“.
Na wsi przez pierwsze dwie godziny ranne, „andava potare le vite“ (podlewał winnice).
11 — Reumont Alfred von. „Lorenzo de Medici il Magnifico“. Lipsk 1874.
Str. 147: Koźma Medyceusz pytany, dlaczego niszczy tak wiele rodów arystokratycznych, miał odpowiedzieć: „Einige Ellen feinen Scharlachtuchs könnten Florenz wieder mit ansehnlichen Bürgern füllen“.
— La miniatura fiorentina. Florencja 1915.
— Fra Giovanni da Fiesole med tilnaunet Angelico. Kopenhaga 1905.
