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I.

Non ha l’ottimo artista alcun concetto.
Ch’ un marmo solo in sè non circoscriva,
Col suo soverchio, e solo a quello arriva
La man che obbedisce all’ intelletto.

Il mal ch’io fuggo, e’l ben ch’io mi prometto,
In te, Donna leggiadra, altera e diva,
Tal si nasconde; e perch’ io più nonviva,
Contraria ho l’arte al desiato effetto.

Amor dunque non ha, ne tua beltate,
O fortuna, durezza, o gran disdegno,
Del mio mal colpa, o mio destino, o sorte.

Se dentro del tuo cor morte e pietate
Porti in un tempo, e che’l mio basso ingegno
Non sappia ardeneo trarne altro che morte.