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II.
Non vider gli occhi miei cosa mortale,
Quando refulse in me la prima face
Dei tuoi sereni; e in lor ritrovar pace
L’alma sperò, che sempre al suo fin sale.
Spiegando, ond’ella scese, in alto l’ale,
Non pure intende al bel ch’agli occhi piace:
Ma perchè é troppo debile e fallace,
Trascende in ver la forma universale.
Jo dico, che all’uom saggio quel che muore
Porger quiete non può; né par s’aspetti
Amar ciò che fa ’l tempo cangiar pelo.
Voglia sfrenata è’l senso, e non amore,
Che l’alma uccide. Amor può far perfetti
Gli animi qui, ma piu perfetti in cielo.