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XV.
Jo mi son caro assai più ch’io non soglio,
Poiché t’ ebbi nel cor più di me vaglio,
Come pietra, ch’aggiuntovi l’ intaglio,
È di più pregio, ch’el suo primo scoglio.
O come scritta, o pinta carta, o foglio
Più si riguarda d’ogni straccio o taglio,
Tal di me fu dopo ch’io fui bersaglio
Segnato dal tuo viso, e non mi doglio.
Sicur con tale stampa in ogni loco
Vo come quel, ch’ha incanti o arme seco
Ch’ogni periglio gli fa venir meno.
Jo vaglio contro l’acqua, e contro el foco,
Col segno tuo rallumino ogni cieco,
E con mio sputo sano ogni veleno.