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XVIII.

Sovra quel biondo crin, di fior contesta
Come sembra gioir l’aurea ghirlanda?
Ma quel che più superbo innanzi manda,
Gode esser primo di baciar la testa.

Stassi tuto il di lieta quella vesta
Che’l petto serra, e poi vien che si spanda
E’l bell’ oro, non men che d’ogni banda
Le guance e’l collo di toccar non resta.

Ma vie più lieto il nastro par che goda,
Che con si dolci e si soavi tempre
Tocca e preme il bel petto ch’egli allaccia;

E la schietta cintura, onde s’annoda
Il fianco, dice: Qui vo’stringer sempre.
Or che farebber dunque l’altrui braccia?