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XXVI.
Ora sul destro, or sul sinistro piede
Variando cerco delia mia salute;
Fra ’l vizio o la virtute
Il cuor confuso mi travaglia e stanca,
Come chi ’l ciel non vede,
Che per ogni sentier si perde e manca.
Porgo la carta bianca
Ai vostri sacri inchiostri,
Ove per voi nel mio dubbiar si scriva,
Come quest’ alma d’ ogni luce priva
Possa non traviar dietro il desio
Negli ultimi suoi passi, ond’ella cade:
Per voi si scriva, voi, che ’l viver mio
Volgeste al ciel per le più belle strade.